Far sentire la mia voce durante gli incontri, soprattutto quelli del CUT, e inserire i miei suggerimenti nelle soluzioni

Poter imparare qualcosa da persone con difficoltà diverse da quelle che i membri del CUT vivono in prima persona

Comprendere l'importanza dell'empatia da parte degli stakeholder, per garantire la comprensione delle difficoltà e dei bisogni delle persone con disabilità, e di conseguenza soddisfarne i bisogni stessi

Una maggiore capacità di ascolto dei bisogni degli altri ed empatia nelle relazioni (anche in ambito “lavorativo”)

La comprensione dei meccanismi e delle scelte (abilismo) che portano all'inaccessibilità, che a volte sono oscuri

La consapevolezza che il trasporto pubblico bolognese, pur essendo di qualità superiore alla media italiana, necessita ancora di molti miglioramenti per essere pienamente accessibile

La consapevolezza che ogni persona con disabilità, se vuole essere veramente autonoma, incontra quotidianamente difficoltà che potrebbero essere almeno in parte attenuate

La consapevolezza che il progetto avrebbe potuto avere maggiore forza se la componente politica fosse stata coinvolta direttamente nel progetto, in particolare il Comune di Bologna

Richiederei a tutti i partecipanti al gruppo di lavoro allargato un impegno ad attuare cambiamenti concreti

Richiederei feedback propositivi e concreti - anche minimi - in fase di progettazione da parte di tutti i decisori coinvolti nel progetto – come l'operatore di trasporto e il Comune – chiedendo loro di limitare atteggiamenti difensivi per avere un confronto produttivo

Coinvolgerei attivamente gli attori politici della Città: solo loro possono orientare in modo incisivo le politiche di accessibilità dei trasporti

Affronterei la scarsa disponibilità all'ascolto da parte di alcuni soggetti coinvolti nella discussione chiedendo ai decisori di provare ad utilizzare i mezzi pubblici come se fossero persone con disabilità (basterebbe organizzare un breve viaggio in città per capire quanto sia difficile è muoversi per le persone con disabilità)

Renderei chiara a tutti i partecipanti la necessità di prendere parte agli incontri con spirito costruttivo, lasciando da parte scuse e giustificazioni sulle attuali carenze di accessibilità, di cui si sta discutendo insieme

Coinvolgerei maggiormente il Comune e le altre associazioni che difendono i diritti delle persone con disabilità, al fine di diffondere informazioni sulle difficoltà che le persone disabili hanno nell'uso dei mezzi pubblici e fronteggiare la presenza ancora troppo ingombrante di "abilismo" nella mentalità di chi governa trasporto pubblico